Definizione di processo gestionale (business process)

Nel campo dell’ingegneria dei processi, un concetto chiave è quello di processo gestionale (o business process).

  • Un business process BP é formato da una serie di attività A, che
    sono collegate fra loro nel tempo e nello spazio e sono svolte dalle
    risorse di un’azienda (uomini e mezzi)
  • Partendo da input I definiti, le attività producono un output O
    utilizzato da clienti C interni od esterni alla organizzazione azienda.
  • In sintesi BP = (A, I, O,C)

L’ingegneria dei processi è fondamentale ogni volta che si sviluppa un gestionale aziendale. Personalmente, ho sviluppato gestionali completi, progettati per supportare non solo la parte commerciale delle aziende (ad esempio stilare preventivi e convertirli in commesse), ma anche la parte tecnica (gestione ed evasione degli ordini, gestione del magazzino, supporto alla preventivazione) e, più in generale, l’intera Value Chain aziendale.

E’ necessario analizzare i processi gestionali ogni volta che si sviluppa un gestionale per aziende che si occupi della parte commerciale (stilare preventivi e trasformarli in commesse ), della parte tecnica (gestione ed evasione degli ordini, del magazzino e del supporto alla preventivazione) e in generale che gestisca tutta la Value Chain di un’azienda.

Uno dei modelli concettuali fondamentali che utilizzo nell’ingegneria dei processi è la Value Chain di Michael Porter. Questo modello analizza il flusso di attività attraverso il quale l’azienda crea valore per i propri clienti.

Modelli concettuali: value chain (Michael Porter)

  • Modella il flusso d’attività con cui la azienda realizza il valore dei prodotti
  • Valore= prezzo che il cliente è disposto a pagare
  • I processi primari aggiungono valore al prodotto
  • I processi di supporto non aggiungono costi (valore indiretto)
  • Scopo della ingegneria dei processi è massimizzare il valore per il cliente

Lo scopo ultimo dell’ingegneria dei processi è quello di massimizzare il valore per il cliente, ottimizzando ogni fase della produzione e dell’erogazione dei servizi.

Un passaggio fondamentale nell’analisi dei processi è la loro scomposizione in macroprocessi, processi, fasi e attività. Questo approccio consente di individuare eventuali inefficienze e di progettare soluzioni su misura. Ad esempio, scomponendo il Macroprocesso Marketing, possiamo identificare microprocessi legati alla generazione di lead, alla gestione delle campagne pubblicitarie, al follow-up commerciale e così via.

Sebbene l’ingegneria dei processi trovi applicazione in tantissimi settori, nel mio caso l’ho impiegata principalmente all’interno di progetti di Information Technology, dato il mio background da consulente informatico verticale su progetti IT.

Quando approccio un nuovo progetto gestionale, applico una metodologia strutturata che include:

  • Griglia metodologica per la mappatura iniziale dei processi;

  • Fase di rilevazione delle attività reali svolte in azienda;

  • Dettaglio del flusso operativo con analisi dei tempi e delle risorse;

  • Incrocio tra processi e funzioni aziendali per identificare responsabilità e interazioni;

  • Valutazione dei processi in termini di efficienza ed efficacia;

  • Progettazione di nuovi processi o ottimizzazione di quelli esistenti;

  • Analisi delle leve organizzative e tecnologiche;

  • Implementazione applicativa e architetturale nei sistemi informativi.

Naturalmente, non voglio trasformare questo testo in una sessione formativa completa, ma piuttosto fornire una panoramica delle competenze che metto a disposizione di chi fosse interessato.
L’ingegneria dei processi, per me, rappresenta uno strumento essenziale per trasformare le esigenze aziendali in soluzioni tecnologiche concrete, efficienti e orientate al miglioramento continuo.

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